MALESIA

Prima di cominciare il racconto di questo viaggio, alcune, forse noiose, ma necessarie precisazioni. 
Quello che seguirà non vuole essere una guida, ma solamente, come già detto in altre occasioni, un racconto di quello che ci è successo durante questo viaggio e delle cose che ci hanno colpito o che semplicemente ci va di raccontare.
Devo inoltre ringraziare innanzi tutto Elena di Quarzo Viaggi, che ci ha supportato nella ideazione di questo viaggio e che soprattutto sopporta da molti anni le nostre sclerate che diventano sempre più frequenti con il passare del tempo, vista l’età che inesorabilmente avanza. 
La Malesia è una o stato moderno e civile con una buona rete di trasporti, strade asfaltate, e tutti i servizi e le comodità che potete trovare anche a casa vostra. È diviso in due parti quella continentale a sud della Tailandia e la parte nord dell’isola del Borneo.
È una destinazione sicura anche il sito del nostro ministero degli Esteri, Viaggiare Sicuri, non segnala criticità,
Gli alberghi, esclusi quelli della capitale Kuala Lumpur, hanno uno standard medio, anche i cinque stelle. 

SARAWAK
Dopo un viaggio quasi infinito, 26 ore tra voli, coincidenze in aeroporto, trasferimenti, siamo arrivati a Kuching nel Borneo Malese. D’altronde è dall’altra parte del mondo e quindi non possiamo lamentarci della lunghezza del viaggio. 
Pernottamento all’Hilton di Kuching, in camera che era prevista “River View”, ma dalla camera il fiume si vede solo di profilo, pazienza considerando che ci stiamo solo una notte, va bene così. 
Purtroppo, a causa di un volo overbooked domattina sveglia all’alba per un ulteriore volo che ci porterà al Mulu National Park. 

Arrivati a Mulu via Miri, cominciamo subito con l’escursione che ci porta a visitare il patrimonio UNESCO delle Mulu Caves: prima la Wind Cave, poi la Clear Water Cave, entrambe grotte calcaree formatesi, si pensa due milioni di anni fa, e nel quali l’azione vuoi del fiume sotterraneo, vuoi dell’acqua che filtra dalla montagna, hanno creato il percorso d’acqua sotterraneo più lungo al mondo. Enormi grotte popolate di stalattiti e stalagmiti che hanno assunto le forme più svariate, fino congiungersi, in alcuni casi, formando enormi pilastri di calcare. 


Pranzo nel ristorante del parco, dove ci siamo gustati un buonissimo Nasigoreng piccante al punto giusto. Nel pomeriggio Lei ha fatto un’escursione nella foresta pluviale, Lui invece no a causa dei ponti sospesi da attraversare, soffrendo di vertigini ha preferito evitare.


Nel secondo giorno abbiamo tentato il trekking al Garden of Eden, abortito a metà a causa della nostra difficoltà ad arrampicare e allo scarso allenamento al trekking soprattutto da parte di Lui, molto più allenato alla tavola che ai trekking.
Lasciati i nostri compagni, che hanno invece continuato, nel percorso di ritorno abbiamo comunque visitato una grotta molto bella anche se relativamente piccola la Lang Cave.
Pernottamento al Marriott Mulu, molto bello, inserito nella foresta, sulla riva del fiume, camere ampie e molto curate. A parte le stanze il resto, considerando che è un 5 stelle, nel complesso ci ha un po’ deluso.
Il grande ristorante per la cena e la colazione non ha l’aria condizionata, ci sono due pinguini che ovviamente non riescono a mantenere la temperatura, ma soprattutto l’umidità, ad un livello accettabile. Buffet della cena essenziale per non dire scarso, servizio lento e non molto attento, qualità del cibo appena sufficiente. 
Qui si chiude la prima parte del nostro viaggio e la nostra esperienza nello Sarawak. 
Domattina si parte destinazione Sepilok.

SABAH
Nella parte più a nord del Borneo Malese per cercare di vedere un po’ di animali selvaggi. 
Nello specifico: Orangutan; Sun Bears; Scimmie Proboscide; Elefanti Pigmei.
Nel percorso in auto per arrivare al fiume Kinabatangan ci siamo fermati a Sepilok per visitare il centro di conservazione dei SUN BEARS, specie a rischio estinzione; animali molto schivi e difficilmente avvistabili durante un normale trekking. I SUN BEARS sono piccoli orsi di massimo 80 kg di peso per 1,5 metri di lunghezza. 


Dopo la vista degli orsetti siamo andati al Sepilok Orang Utan Rehabilitation Center, un centro che riabilita gli animali che hanno perso il loro habitat naturale cercando di reinserirli nella vita della foresta.


Proseguiamo per il molo di Sandakan dal quale con una barca veloce raggiungeremo il nostro resort sul fiume Kinabatangan. 
Nei due giorni seguenti abbiamo fatto diverse escursioni sul fiume per cercare di avvistare gli animali che vivono in questo ecosistema e abbiamo visto le scimmie proboscide, 


orangutan nel loro habitat naturale, scimmie varie, e navigando lungo il fiume abbiamo potuto vivere il fascino della foresta pluviale e anche, purtroppo, assaporarne il clima umido e piovoso. In una delle escursioni alla ricerca degli elefanti pigmei, che non abbiamo visto, è scoppiato un temporale e nonostante le cerate e tutte le protezioni impermeabili che avevamo e che ci sono state fornite siamo arrivati al lodge bagnati come dei pulcini fino alle mutande…..

Dopo le escursioni nella foresta ci aspetta il mare……

ISOLE


Il mare in Malesia e molto bello, e le isole anche senza un reef che le protegge sono in generale molto belle e affascinanti.
La parte migliore da visitare è quella del distretto si Semporna da dove si raggiungono in massimo un ora e mezza di barca quasi tutte le isole dell’arcipelago. 
Un po’ per colpa nostra e un po’ Per una serie di disguidi non abbiamo potuto fare il viaggio come da programma e se da una parte questo ci ha tolto la voglia di fare immersioni, dall’altra parte abbiamo avuto così l’opportunità di visitare due isole in più rispetto al previsto.

POM POM 
È quella che ci è piaciuta di meno, direi proprio per niente ed infatti grazie ad Elena siamo scappati subito dopo il nostro arrivo e ci abbiamo dormito solo una notte.
C’è un resort sulla spiaggia con camere molto spartane e tendenti al brutto con solo cinque water bungalow. Le parti comuni sono squallide e il cibo pessimo, tanto che (udite, udite) Lui non ha mangiato nulla, cosa che non è mai successa a memoria d’uomo…..

KAPALAI
Kapalai non è una vera una vera e propria isola, ma una serie di water bungalow sul mare che formano una sorta di villaggio su palafitte. Le parti comuni sono molto belle specialmente il ristorante, nuove, inaugurate da un anno mentre le camere sono belle ma “essenziali”; sicuramente studiate per i subacquei essendo questo uno dei resort più vicino a Sipadan paradiso delle immersioni; e i subacquei come si sa non guardano molto alla sistemazione su terra ma, giustamente, sono più attenti a quello che si può vedere sott’acqua. 



MABUL
A poca distanza da Kapalai, si raggiunge senza dover tornare a Semporna, che la base di partenza per raggiungere le isole di questa parte della Malesia. Qui c’è una vera e propria isola con un resort sulla spiaggia e un altro sul mare costituito solamente da water bungalow. Questo resort, un po’ più moderno del precedente, era, secondo noi, stato pensato per una clientela più facoltosa e infatti offre servizi tipo la SPA o le Jacuzzi che non erano presenti nei resort precedenti. Il ristorante offre una buona varietà di cibo e anche di buona qualità.


MATAKING ISLAND
L’isola più bella di quelle che abbiamo avuto l’opportunità di vedere. Isola più grande delle precedenti e tranne il water bungalow che non ci sono offre diverse livelli di sistemazione dalle semplici garden villas, alle Ville vere e proprie di fronte al mare. Un bellissimo istmo di sabbia, che si scopre solo durante la bassa marea, la congiunge ad un’altra isoletta selvaggia a una decina di minuti di cammino per una splendida passeggiata. Anche se molto frequentata a causa dell’elevato numero delle camere, durante il giorno si vedono pochissime persone in giro o sulla spiaggia o in acqua. Solo al ristorante ci si rende conto del numero degli ospiti dell’albergo. Abbiamo passato qui 4 giorni di relax assoluto davanti ad uno splendido mare.




Prima di parlarvi dell’ultima tappa del nostro viaggio, una considerazione. 
Alcune considerazioni sui turisti cinesi. In tutte le isole abbiamo incontrato moltissimi cinesi sia stanziali, cioè ce rimanevano sull’isola alcuni giorni; sia trasportati sulle varie isole per escursioni giornaliere. 
Fanno il bagno in mare con il giubbotto salvagente, quindi presumo non sappiano nuotare; non prendono il sole; non vanno in spiaggia; non fanno immersioni; quindi quello che ci siamo chiesti e non abbiamo capito è perché i cinesi vadano al mare….



KUALA LUMPUR
La capitale della Malesia è una moderna città con oltre 1,6 milioni di abitanti. Non c’è molto da vedere, un giorno è sufficiente per vedere tutto.
Le principali attrazioni sono: Le Petronas Tower; la Railway Station; Le Grotte di Batu;






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